don bosco

don-bosco

Per parlare di Patto Educativo si parla, come dice Don Bosco, di una cosa del cuore.

E prima di tutto dobbiamo costruire una comunità educativa con tutte le parti costituite con gli stessi intenti, in cui ogni componente si mette in gioco con la sua specificità.

Nel nostro PTOF già da tanto tempo abbiamo lavorato con l'intenzione di costruire e mantenere costantemente una vera e propria “alleanza”, sia educativa che formativa, con i genitori. Non si tratta di un rapporto da stringere solo in momenti critici, ma di una relazione costante che riconosca i reciproci ruoli e nella quale entrambe le parti si supportino vicendevolmente nelle comuni finalità educative e formative. Per questo parliamo di PATTO, proprio per indicare una reciprocità di intenti, di mezzi e di fini da perseguire.

Da una parte gli Insegnanti, da una parte la Famiglia,... e il bambino e la bambina dove sono?
Nel mezzo!!!
E il tutto si vive dentro una Istituzione che si chiama SCUOLA con tutte le sue regole, diritti e doveri.

Gli insegnanti si impegnano:

  • nell'ascolto e nella relazione interpersonale;
  • nel confronto con stile affabile e amorevole, con sentimenti di accoglienza e di attenzione;
  • nel promuovere in ogni occasione il dialogo, la solidarietà e la collaborazione;
  • nell’ offrire un piano formativo che garantisca il suo successo e la valorizzazione della sua persona;
  • nel predisporre ambienti coinvolgenti;
  • nel  rispettare le regole (intervenendo, se necessario, con provvedimenti disciplinari) e tenere aggiornata la famiglia sull’andamento didattico-disciplinare del ragazzo.

La famiglia si impegna a:

  • riconoscere il valore educativo della scuola, condividendo le linee educative della scuola;
  • condividere il piano formativo della scuola;
  • tenersi informata sul percorso formativo del proprio figlio;
  • responsabilizzare il ragazzo a un comportamento rispettoso e a prestare attenzione alle comunicazioni provenienti dalla scuola (invitando il ragazzo a riflettere e a modificare i suoi atteggiamenti in caso di provvedimenti disciplinari);
  • partecipare agli incontri scuola – famiglia; essere disponibili al dialogo con gli insegnanti;
  • conoscere e rispettare le regole della scuola.

Gli alunni si impegnano progressivamente, secondo l’età, a:

  • Rispettare le strutture della scuola senza arrecare danni all’edificio e alle attrezzature messe a disposizione;
  • utilizzare un linguaggio corretto nel rispetto dei ruoli e dell’istituzione scolastica;
  • Comportarsi in modo corretto e rispettoso –sostanziale e formale- nei confronti dei docenti, del personale della scuola, degli altri alunni.